C'è ancora una cosa che identifica una sportiva Porsche: il concetto di leggerezza, con una divisione ottimale dei pesi e un baricentro ribassato. Le batterie situate sul pavimento dell'auto, funzionanti con la più moderna tecnologia agli ioni di litio, si estendono per tutta la lunghezza fra asse anteriore e asse posteriore.
In questo modo il peso si distribuisce uniformemente su entrambi gli assi di trazione e garantisce un equilibrio bilanciato. Oltre a ciò, il baricentro della sportiva si abbassa ulteriormente. Entrambi aumentano significativamente le prestazioni e la sensazione di sportività. Nell'insieme, la carrozzeria è composta da una miscela funzionale di alluminio, acciaio e plastica, rinforzata con fibre di carbonio. Anche le ruote sono in carbonio: le gomme anteriori della Mission E sono da 21 pollici, quelle posteriori da 22.
Il Design: una sportiva affascinante con il DNA Porsche
Ogni centimetro quadrato, ogni angolo, ogni raggio della Mission E rispecchiano principalmente una cosa: sportività emozionale nella miglior tradizione Porsche Design. Il punto di partenza è dato da una vera e propria scultura di una limousine sportiva, alta solo 130 cm, con gli attributi della classica sportiva di Zuffenhausen. Le innovazioni sono visibili, quali ad esempio quelle dell'aerodinamica. Prese di ingresso e uscita aria ben visibili sul davanti, sui lati e sul retro, contrassegnano la carrozzeria altamente aerodinamica, con conseguente aumento di efficienza e prestazioni. Le guide per l'aria integrate migliorano il flusso dell'aria delle ruote mentre le uscite sui lati riducono la sovrapressione nei passaruota riducendo di conseguenza l'attrito.
La parte anteriore molto ridotta è modellata in modo da mostrare la classica punta Porsche e collega la concept alla 918 Spyder e alle Porsche da corsa. Proiettori a matrice di LED di nuova concezione, nel tipico design a quattro punti, attirano l'attenzione. Integrati a sospensione nelle prese d'aria, conferiscono alla parte anteriore un look futurista. Le quattro unità a LED si raggruppano attorno a un sensore per i sistemi di assistenza, il cui bordo funge da lampeggiatore. Parafanghi anteriori ben marcati e il taglio estremamente piatto del cofano ricordano il design della 911. Come per la 911 GT3 RS, un ampio avvallamento ben marcato va dal cofano anteriore, largo e steso, fin oltre il tetto. Anche la linea laterale dei finestrini ricorda la 911, con una differenza sostanziale: due porte con apertura contraria al senso di marcia consentono di salire comodamente, senza colonna B. Una ulteriore differenza è che invece del classico specchietto esterno, sui fianchi troviamo videocamere poco appariscenti, elementi sostanziali dell'eccellente aerodinamica.
Il design della parte posteriore sottolinea l'architettura tipica delle sportive. Lo snello abitacolo con il lunotto posteriore tirato all'indietro crea spazio per quei parafanghi posteriori ben marcati e formati, che solo una Porsche può avere. La scritta "PORSCHE" tridimensionale illuminata dall'interno è sospesa sotto il fascio luminoso che corre per l'intera larghezza dell'auto, contenuta in un elemento in vetro nero.
Interni: leggeri e aperti con quattro sedili singoli
L'interno della Mission E trasferisce nel futuro tutti i principi di creazione tradizionali di Porsche: apertura, purezza, architettura chiara, orientamento del conducente e idoneità alla vita quotidiana. Il concetto di trazione completamente elettrico ha consentito di attuare un'interpretazione assolutamente nuova. L'assenza del tunnel della distribuzione ha aperto lo spazio, lasciando che tutto risulti più leggero e arioso. I sedili da corsa sono stati i predecessori dei quattro sedili singoli, la loro struttura leggera consente di risparmiare peso fornendo agli occupanti una tenuta laterale più sicura in caso di guida dinamica. Fra i sedili anteriori troviamo la console centrale connessa al quadro strumenti, sospesa elegantemente come un ponte e pertanto vuota sotto.